Il 2 febbraio di ogni anno si celebra una ricorrenza che prende il nome di “Giornata dei Calzini Spaiati”, una denominazione che nella sua apparente leggera ironia racchiude un significato profondo e più che mai illuminante per un mondo sempre più esposto ai concetti di “diverso” e a tutte le sfumate declinazioni che a questo si collegano.
La Giornata in questione, infatti, si propone con l’intento di far riflettere tutti, grandi e piccoli, sull’importanza di accogliere e riconoscere il valore che la diversità porta con sé in tutte le sue forme, colori e particolarità.
Non solo, però, si vuole dimostrare che stare insieme nonostante le differenze sia la più efficace via verso la pace, la fratellanza e l’effettiva evoluzione umana, ma si vuole anche e soprattutto avanzare un invito a riflettere con acuto senso critico su cosa significhi effettivamente il termine “diverso” se non un’accezione labile e relativa che non può che ribaltarsi nel momento in cui chi osserva e chi indica cambia la sua prospettiva di sguardo.
Una storia per illustrare ai bambini il valore dell’unicità che ognuno di noi porta con sé…
La storia che ci racconta Leo Lionni è quella di un camaleonte che vive con disagio la sua connaturata condizione di mutevole cromia, la quale lo porta ad assumere il colore sempre e solo dell’elemento su cui si posa, senza perciò godere della possibilità di avere un colore tutto suo, unico ed irripetibile.
Una speciale soluzione alla sua afflizione la trova, però, grazie ad un altro camaleonte con il quale costruisce un importante legame di amicizia. I due inizieranno a vagare insieme per la natura e, accettando la loro condizione, decideranno di posarsi sempre sugli stessi elementi colorandosi così della stessa cromia.
Grazie alla loro unione i due camaleonti imparano quindi ad accettare la loro peculiarità, riconoscendola quale elemento primario della loro unicità e rendendola quale centro fondante di un’amicizia senza fine.
“E così rimasero sempre vicini. Erano verdi tutti e due e viola e gialli. E rossi a pallini bianchi.”
Esperienza sviluppata nel Nido delle Cicogne col Gruppo Piccoli (9/24 mesi)