Col termine Shoah si identifica lo sterminio operato dai nazisti di un numero compreso tra i 5 e i 6 milioni di ebrei, di ogni sesso ed età.
La Shoah si sviluppò in cinque diverse fasi: Prima la privazione dei diritti civili dei cittadini ebrei; Seconda la loro espulsione dai territori della Germania; Terza la creazione di ghetti circondati da filo spinato, muri e guardie armate nei territori conquistati a est dal Terzo Reich, dove gli ebrei furono costretti a vivere separati dalla società e in precarie condizioni sanitarie ed economiche; Quarta i massacri delle Einsatzgruppen (squadre di riservisti incaricate di eliminare ogni oppositore del nazismo nei territori conquistati dell’Ucraina e della Russia) durante le azioni di rastrellamento; Quinta la deportazione nei campi di sterminio in Polonia dove, dopo un’immediata selezione, gli ebrei venivano sterminati con il gas o inviati nei campi di lavoro e sfruttati fino all’esaurimento delle forze, per essere poi comunque eliminati.
Lo storico Bruno Maida, nel libro "La Shoah dei bambini", ripercorre poi tutte le tappe del progetto di annientamento e racconta in modo specifico cosa comportò essere bimbi e ragazzi ebrei sotto il nazifascismo.