Che cosa significa oggi educare? Siamo ancora depositari di un discorso «forte» da trasmettere ai nostri figli? E siamo in grado di ascoltare? Questo libro è il diario di un testimone che ha provato a raccontare l'arte difficile dell'incontro tra generazioni diverse.
Da anni Paolo Crepet viaggia lungo l’Italia per incontrare genitori, studenti, insegnanti, educatori. Da questo lavoro di ascolto, sul campo, sono nate le riflessioni contenute nel libro. Si parla di noia, di creatività, di droga, di felicità, di famiglie per bene, di microcriminalità, del diritto alle emozioni, della solitudine e dell’autismo tecnologico, di politica della città, di una scuola nuova e mite, della risorsa della diversità, della necessità di insegnare a rallentare il nostro tempo. La scuola e la famiglia sono attraversate da una crisi silenziosa: nulla è piú come qualche decennio fa eppure sembra difficile per tutti trovare nuova autorevolezza e disponibilità a guardarsi con spirito autoritario. Né manuale né saggio, questo libro contiene rabbia e indignazione per ciò che non si fa per amare i nostri bambini e i nostri adolescenti. E la convinzione che questa sia la sfida piú difficile e affascinante per la nostra comunità.
Paolo Crepet
Non siamo capaci di ascoltarli
Riflessioni sull'infanzia e l'adolescenza
EINAUDI TASCABILI STILE LIBERO
ISBN 978806157852